lunedì 15 maggio 2017

To live is to die, part.2

E' la canzone che passa in tv, il posto dove abbiamo camminato assieme.

E' la lettera che abbiamo scritto, è colui che tutto fa riaffiorare.

Tempio diroccato di un passato lontano, edificio che ho abbattuto pietra dopo pietra, con la fatica degli antichi mestieri.

Sono le note a portarmi lontano, è la freschezza dei miei giorni a vederti nuovamente sbiadire, tra vortici di passione, risate e il costante dolore.

E veder rovinare ogni mio tentativo di distrazione, fa ribollire il sangue nelle vene in un modo che non garba più a nessuno. Perchè complicare ciò che complicato non è, non fa più parte di me. 

Solo vuoto. Per favore, vuoto e piaceri, di buio ne ho visto fin troppo.

Perchè altrimenti, respirare fa male.

E morire?

sabato 6 maggio 2017

Breathe

Apri, corri, scappa via.

E' il vento, forse il vino, è la volontà di sentire che ancora l'aria ti sfiora la pelle delicata. La senti, è lì per te, nuovamente, dopo tutto l'affanno e il respiro che non sale.

La roccia è scivolosa, piange rugiada dolce. Goccia, goccia che scende, si ingrandisce, perde dimensione, avanza veloce e si schianta smarrendosi per sempre.

Roccia. Scivolosa, dura, fredda, spigolosa, scura.

Ma respiri. E la roccia, passo dopo passo si trasforma, si definisce e muta la sua presenza.

Ora sei universo, sei infinito, sei respiro.

Il respiro che è Vita.