martedì 25 settembre 2012

Complicato.

Fa male, fa bene.
Non lo so, continuo ancora a cercare di mettere tutto sui piatti di una bilancia invisibile, ma grandi risposte non ne ho e credo che non abbia nemmeno tanto senso trovarle alla fine. Le cose vengono, passano, a volte in maniera del tutto naturale, altre spinte verso un qualche lato, le subiamo, le decidiamo.
Le persone ti passano a fianco, certe volte si fermano, fanno del bene o del male in base a ciò che il destino decide. Ci regalano qualcosa di positivo, qualcosa di negativo. Così ti ritrovi a pensare a qualche azione in particolare, qualche torto subìto e ti torna quel mal di pancia di cui faresti volentieri a meno. Scendono alcune lacrime o ti parte un pugno al muro o ti giri dall'altra provando a fare l'indifferente.

C'è qualcuno che le cose le ha espresse molto bene con una canzone e anche se questo doveva essere un post vecchio di mesi e mesi, vale la pena postarlo, perchè ciò che si è passato di doloroso non può che aiutarci nel presente a reagire con maggiore forza e a provare a non commettere più gli stessi errori del cazzo. Rispetto. Si tratta di rispetto.

"La metà di una bugia non fa la verità
quindi nonostante tutto non potrò più amarti
e mi prendevo in giro
avevi tutta la vita davanti e lo capivo

la metà di ciò che penso non l'ho scelto solo io
perchè credere di amarti non sa bastarmi
e anche stringendoci
o parlandone e negandolo

ripenserai ancora
a tutto il bene che
ti ho dato solo e solamente io
ripenserai ancora
a quanto il niente tuo
per me fu tutto
e per sempre hai perso un pezzo di me
e lo sai che son stato troppo buono
ma che, stanco ormai, non posso più

tutto quello che ho sbagliato lo so bene anche io
ma non sono mai arrivato a sentirmi così tanto inutile
e in tempi avversi
ti salvai la vita tante volte, non ti accorgesti

ripenserai ancora a tutto il bene che
ti ho dato solo e solamente io
ripenserai ancora
a quanto il niente tuo
per me fu tutto
e per sempre ho perso un pezzo di me
e lo sai che son stato troppo buono
ma che, stanco ormai, non posso più

è vero è complicato odiarti
nessuno al mondo può negarlo
tantomeno oggi io, e...

è vero è complicato amarmi
nè io nè te ci riusciamo
io da sempre, tu per niente...

ripenserai ancora a tutto il bene che
ti ho dato solo e solamente io
ripenserai ancora a quanto il niente tuo
per me fu tutto
e per sempre ho perso un pezzo di me
e lo sai che son stato troppo buono
ma che, stanco ormai, non posso più."


venerdì 21 settembre 2012

Life, oh life!

La vita è dura, la vita è paura, rabbia, dolore, sconfitte, delusioni, pianti, mal di stomaco, urla, scontri. La vita è nero. Di un nero che non può esistere tanto è scuro. Si perde nelle particelle di un dove e di un quando, tutto stordisce fino a farti cadere.
Sei per terra. E quando sei a terra che fai? Ci resti? Rimani sdraiato lì a toccare il pavimento freddo e duro? Lecchi ciò che più sta in basso, l'annusi, senti la polvere salire nelle narici e ti infastidisce, provi a grattarla via, ma ormai si è impregnata, sta lì, inizia a far parte di te e ti invade.
Il momento è lì, fugge veloce e ci vuole un attimo per capire se vuoi e puoi decidere. La via d'uscita c'è, sta a te volerla.

Così ti fermi un momento e realizzi che quello che ti porti in giro ogni giorno sei tu, proprio tu, con tutti i tuoi sensi attivi e un corpo ben in evidenza. Esisti, fai parte di un mondo, di un sistema che a volte ti sfugge di mano, che vorrebbe fare e pensare per te. Fa paura, mette l'ansia che trasmette un terremoto, sei di fronte a qualcosa di così grande e ingestibile da capire che ti sarà difficile vivere come vuoi e già sopravvivere a certe situazioni sarà una conquista. Allora ti attacchi a ciò che di piccolo hai attorno, a quello in cui credi, alle persone che reputi importanti, per provare a far diventare grande qualcosa a cui tieni. Ma lo scontro continua, tanto da farti vacillare e arrivi in poco tempo a valutare se ne valga la pena o no. Coraggio. Follia. Amore. Sfrontatezza. Superbia. Who knows.......