martedì 27 dicembre 2011

My Christmas Tree

C'è un albero nella mia cucina. E' il mio albero di natale, l'albero che ogni anno addobbo con cura e fantasia. Gli voglio bene, rispecchia la parte di me più colorata e festaiola in senso buono. Quest'anno però sembra avere qualcosa di diverso. E se anche lui sentisse la crisi e ci accogliesse per questo motivo ogni mattina con un tiepido sorriso? E' forse invece stufo di passare 11 mesi e mezzo chiuso in una cantina umida e puzzolente e, risentito, ha deciso di snobbarci un pò? O chissà, magari ha assorbito i fastidi e la pesantezza di questo ultimo grave anno e si sente più vecchio e meno paziente.
Ad ogni modo, sembra distante, poco convinto, nonostante la sua dimensione che lo rende importante all'interno della cucina non troppo ampia, nonostante io sia la persona che più lo cura e lo apprezza. Credo abbia letto nella mia mente la voglia pazza di vedere un altro albero, un albero enorme che dagli anni di 'Mamma ho riperso l'aereo' mi perseguita e attira, un albero che ho avuto l'illusione di poter vedere, che abita lontano lontano nello spazio e nelle ore, un albero che invece mi è stato negato, assieme ad un pezzo di dignità.
Ma è stato grazie a questo 'non incontro' che ho avuto modo di ricominciare a star bene, lucida nel farmi passare davanti agli occhi mesi di vita non vissuta, ricordi di ore passate nel peggiore dei modi, con la chiara immagine di quanta follia e quanto non rispetto io mi sia trascinata dietro in tutto questo tempo. Il mondo è pieno di pazzi e io credo di non avere più voglia di attirarli e di esserne attirata. Ben venga la predisposizione nei confronti delle novità, il coraggio di scegliere a testa alta, di fare, di guardare negli occhi e di essere convinta di aver ragione. Perchè, alla faccia di chi tempo fa con disprezzo mi ha condannata per questo fatto, io SO di aver ragione, almeno questa volta, almeno contro chi giudica e critica come se davanti a sé avesse uno specchio, ma che, senza palle, non sa vivere da leone nemmeno un timido giorno della sua grigia esistenza.

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