domenica 10 luglio 2011

Vento, tanto vento

Mi chiedo cosa faccia sì che le persone detestino il vento. Io lo apprezzo, lo sento vivo su di me. La sensazione che mi regala l'aria intensa che passa sulla mia pelle sensibile mi rende sicura. Sicura che tutto va e viene, tutto può cambiare. E, per una persona a cui le cose non stanno andando nel migliore dei modi, questa è una soddisfazione che solleva dai fin troppi pensieri deleteri.
Potesse il vento disperdere tutto il male che sento dentro, potesse rubarmi i ricordi di esperienze vissute con chi ora non è più accanto a me, chi in verità non lo è mai stato con il cuore, potesse lavar via i sentimenti che intensificano il mio battito del cuore.. Un pò credo lo faccia, a volte si insinua dentro di te e sembra poter leggere quello che sta dietro i capelli che sbattono contro il viso, dietro gli occhi semichiusi, dietro i vestiti svolazzanti.
Adoro guardare dalla strada le centrali eoliche. Le vedo una volta all'anno quando riesco, ma mi affascinano terribilmente. Rapiscono il mio sguardo per chilometri, distogliendolo da qualsiasi altra  forma di bellezza naturale o artificiale che sia. Hanno quel non so che di maestoso, nella loro dimensione importante e nel loro movimento circolare e perpetuo. Girano, girano, girano, senza fine e senza mai stancarsi, grate anche loro a quel vento che le supporta e le agevola, fiere e senza ostacoli nel loro raggio d'azione.
Forse le invidio un pò; vorrei essere una sorta di centrale eolica umanizzata, che grazie all'aiuto di qualcun altro riesce a percorrere il tempo che la separa dalla fine senza paura e senza sforzo inutile, in un valzer di azioni e reazioni che agevolano entrambi, rendendoli necessari uno all'altra, unendoli in un vortice infinito.

Nessun commento:

Posta un commento